Da appassionata di cronaca nera, non potevo certo farmi scappare questo saggio giornalistico ma con un taglio, almeno secondo me, molto poetico che prende alcune storie drammatiche del Novecento e le racconta con perizia e sete di verità.
Si parte con un’introduzione bellissima, scritta da Sandro Veronesi, che racconta come il suo maestro e mentore Cerami lo abbia accompagnato nel suo percorso di scrittore e giornalista: le parole di Veronesi hanno una purezza e un amore così profondo che non si potrebbe mai non continuare a leggere il libro.
Il primo fattaccio è rappresentato dalla vendetta del canaro, seguono, poi, il delitto del nano di Termini, il caso del boia di Albenga e, infine, lo scandalo dei marchesi Casati Stampa.
Non mi dilungherò a raccontarvi le vicende di questi casi di nera italiani, sono già ben conosciuti e finirei per ripetere cose già lette e già sentite.
Quel che mi preme è spiegare il modo unico di Cerami di indagare nella sporcizia dell’animo umano e di trarne storie appassionanti e coinvolgenti.
La cronaca nera, si sa, desta l’interesse di qualsiasi persona poiché ognuno di noi ama indagare nel torbido e differenziarsi dal Male inteso come azione connaturata ad individui brutali e senza etica: questo saggio, però, ci instilla il dubbio più terribile, ossia, che qualsiasi persona potrebbe trovarsi d’improvviso in una situazione al limite in cui diventi quasi impossibile non commettere atti gravi e inconsulti.
De Negri era continuamente vessato dall’amico pugile, offeso nella sua dignità, spodestato di umanità e uccise, lo stesso vale per Armando, il giovane ragazzo plagiato che, alla fine, dopo i continui ricatti subiti, si ribellò ammazzando il nano imbalsamatore: tutti noi potremmo trovarci in situazioni simili e iniziare a covare risentimento, rabbia, pulsioni omicide.
Questa violenza scaturita anche dal niente, a volte, non conosce ceto sociale: è presente tra i ricchi o tra i palazzotti tutti uguali dei poveri.
Inoltre, il Fattaccio diventa una specie di spartiacque per raggiungere una vita consapevole e mai più segnata dal rancore e dall’odio: è un delitto tanto eclatante quanto purificatore.
Cerami scava nelle indagini, nei resoconti giudiziari, nelle testimonianze, nei diari dei colpevoli per creare un testo che non abbia nulla di soggettivo o poco chiaro: tutti e quattro i delitti sono studiati nei minimi dettagli, offrendo moltissimi punti di vista diversi con i quali noi lettori dobbiamo immedesimarci e prendere la decisione finale, da che parte staremo?